C’è grande attesa per Sodoma l’ultimo libro-inchiesta di Frédéric Martel.
Edito in Italia dalla Feltrinelli e tradotto in otto lingue, il volume sarà nelle librerie di 20 Paesi a partire dal 21 febbraio. Fil rouge del volume è la doppia vita omosessuale tanto di semplici sacerdoti quanto di prelati capace d’influire sulla gestione del potere ecclesiastico. Ad aiutare l’autore nella decifrazione di una realtà così complessa cardinali (41), vescovi e monsignori (52), nunzi apostolici e officiali del corpo diplomatico (45), sacerdoti e seminaristi (oltre 200) nonché 11 Guardie Svizzere.
Libro spartiacque
Il testo si profila davvero come un possibile spartiacque di storica portata nel modo in cui la Chiesa Cattolica viene percepita a livello di immaginario collettivo. Anche The Times ha dedicato un approfondimento sul testo, intervistando tra gli altri anche il caporedattore di Gaynews Francesco Lepore, noto per il suo passato nelle gerarchie ecclesiastiche.
La tesi fondamentale del libro si rifà al tema della doppia morale. Più un prelato tuona in pubblico contro le persone omosessuali, più è probabile che conduca in privato una vita nascosta da omosessuale.
Omofobia interiorizzata
Per dirla con Arco, è senza dubbio vero che i percorsi di coming out sono lunghi e faticosi, così come è vero che le situazioni di doppia vita sono complesse da gestire e superare. Per questo motivo le porte vanno tenute sempre aperte. Diverso è il caso in cui chi vive una doppia vita si ritrovi tra le fila di chi promuove quotidianamente odio e omofobia. In questo senso, il libro va visto come uno strumento molto utile per riflettere sul tema dell’omofobia interiorizzata, un fenomeno che riguarda in misure differenti quasi tutta la collettività lgbti e che produce da secoli “situazioni limite” come quelle narrate nel libro.
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