Un’ondata di attacchi sessisti e omofobi
ha travolto la senatrice Monica Cirinnà, “rea” di essere stata fotografa mentre rideva delle provocazioni di Matteo Salvini nell’aula di Palazzo Madama, durante la giornata chiave dello scorso 20 agosto che ha visto le dimissioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l’apertura della crisi di governo. Il leader della lega aveva infatti chiuso il suo discorso con una battuta del tutto gratuita contro le famiglie omosessuali.
Rappresentare la comunità
In una intervista rilasciata a Gaynews, Cirinnà ha dichiarato che provvederà a denunciare gli attacchi sul web e ha anche espresso alcune considerazioni sul possibile governo giallorosso. Alla domanda “Quale lezione devono imparare le forze progressiste per battere queste destre”, Cirinnà ha risposto: “Sulle forze progressiste grava una sfida pesantissima, quella di tornare a raccontare e rappresentare una comunità che nel rispetto delle differenze e nella solidarietà civile e politica sappia trovare la propria forza per restare unita. La strumentalizzazione politica di omofobia, sessismo, ma anche razzismo – alimentati dalle fake news – ha uno scopo molto chiaro: costruire un nemico contro cui sfogare rabbia e frustrazione, illudendosi che la responsabilità di ogni disagio sia da cercare lì. Ecco, a noi tocca incarnare una politica che sappia dare risposte diverse e coraggiose a quella rabbia e a quella frustrazione, assumendosi le proprie responsabilità, e facendosi carico dei bisogni, della fragilità e della solitudine delle persone. Rispondere alla paura con la bellezza di una comunità coesa, capace di far convivere diverse esperienze”.
E’ ora della politica con la “P” maiuscola
Interrogata infine sull’ambiguità del movimento 5 stelle, la senatrice ha dichiarato: “Conosco molto bene il Movimento 5 stelle, le sue ambiguità e la difficoltà che ha dimostrato nel saper assumere decisioni chiare e coerenti sui diritti. Questo è il tempo della responsabilità e della Politica, con la P maiuscola. Il tempo di valutare se esistono le condizioni per dare all’Italia un governo di svolta, nel segno della giustizia sociale, della tutela dell’ambiente, dell’allargamento degli spazi di libertà; e anche di dare all’Italia un periodo di serenità, di toni sobri, di buon governo. Sono giorni di confronto, e io ho piena fiducia nel lavoro e nella saggezza politica del nostro segretario Nicola Zingaretti. Se il Partito democratico, con la sua guida, saprà mantenere al centro della discussione i temi che ho ricordato, uscirà dalla trattativa a testa alta, e se alla fine si dovesse andare a votare, si presenterà ai cittadini come forza coerente e responsabile, amante dell’Italia e portatrice di una visione di paese più giusta, più solidale e più libera”.
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