Germania, gay ancora discriminati sul posto di lavoro.

Germania, gay ancora discriminati sul posto di lavoro.

Da uno studio, pubblicato ieri riportato in Italia da Gaynews emerge che in Germania il 30% delle persone Lgbtqi+ è ancora discriminato sul posto di lavoro. Si arriva a superare il 40% in riferimento alle persone transgender. Lo studio è stato realizzato dal Deutsches Institut für Wirtschaftsforschung (più conosciuto con l’acronimo Diw) e dall’Università di Bielefeld.

La ricerca, che è stata realizzata su un campione di 4.300 soggetti intervistati, mette in luce che quasi un terzo di essi ha fatto coming out sul posto di lavoro: il 69% l’ha fatto con colleghi e colleghe, ma solo il 60% ha rivelato il proprio orientamento sessuale o identità di genere a datori e datrici occupazionali.

A tal riguardo si registra un’ulteriore variazione a seconda dell’ambito lavorativo: le persone Lgbtqi+, impiegate nei servizi sanitari e sociali, vivono in un ambiente più inclusivo e accogliente, mentre sono sottorapresentate in quello manifatturiero, agricolo o forestale, dove, temendo discriminazioni, il 57% dei soggetti intervistati ha fatto coming out.

Vi è inoltre il dato rilevante dell’istruzione superiore. Sebbene, infatti, la condizione occupazionale delle persone Lgbtqi+ coincida in gran parte con quella del resto della popolazione, vi sono chiare differenze nelle qualifiche e nei settori in cui esse lavorano. Sulla base dei dati raccolti, le persone Lgbtqi+ con titolo universitario è pari al 60%, mentre il resto della popolazione della stessa età si attesta al 42.

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