Come lo ha definito Gaynews, YMCA è un “Inno iconico” della comunità Lgbti mondiale e un brano tra i maggiori (se non il maggiore) del genere disco. Y.M.C.A. è stato ieri inserito dalla Biblioteca del Congresso nel National Recording Registry insieme con altre 24 registrazioni sonore che «sono culturalmente, storicamente o esteticamente importanti, e/o esprimono o riflettono il modo di vivere negli Stati Uniti».
Pubblicato nel 1978 su testi e musiche di Henri Belolo, Jacques Morali e Victor Willis, Y.M.C.A. divenne in breve tempo uno dei successi planetari dei Village People.
La Library of Congress, di fatto biblioteca nazionale degli Stati Uniti nonché la prima al mondo per numero di stampati custoditi, ha spiegato in un comunicato che la canzone, eseguita da un gruppo di uomini «volutamente campy e abbigliati stravagantemente» come poliziotto, motociclista, cowboy, indiano, soldato e operaio, è un «fenomeno culturale americano. Lo si può ascoltare a un ballo di fine anno nel Midwest come anche alla parata annuale del Gay Pride di New York».
Victor Willis, che è stato fino al 1980 il leader dei Village People, ha così commentato la decisione della Biblioteca del Congresso di inserire il brano tra quelli da conservare per i posteri come patrimonio culturale nazionale: «Quando abbiamo scritto Y.M.C.A. non imamaginavo che sarebbe diventata una delle canzoni più iconiche del mondo, suonata in quasi tutti i matrimoni, feste di compleanno, bar mitzvah ed eventi sportivi».
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