Meeting reazionario a Verona, dal parlamento alla rete monta la protesta per i patrocini

Meeting reazionario a Verona, dal parlamento alla rete monta la protesta per i patrocini

Non si placano le polemiche sul patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri al World Congress of Families,

che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo e che vedrà la partecipazione, nella veste di relatori, dei ministri Marco Bussetti (Istruzione), Lorenzo Fontana (Famiglia e Disabilità) e Matteo Salvini (Interno). Tanto più che detto patrocinio è stato pubblicamente smentito dal premier Giuseppe Conte alcuni giorni addietro. Eppure, ad oggi sul sito del WCF così come sul materiale informativo relativo al congresso continua a comparire il logo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, seppure con la dicitura Ministro per la Famiglia e le Disabilità».

Ritrovo mondiale contro i diritti civili

Il Congresso mondiale delle famiglie è uno dei più potenti gruppi contro l’autonomia delle donne e i diritti delle persone LGBTI del mondo. E’ stato persino definito “gruppo d’odio” dalle maggiori associazioni che si battono per i diritti umani. Il network internazionale ALL OUT, intanto, ha lanciato una petizione internazionale per sostenere la revoca del patrocinio. LINK PER FIRMARE 

La mozione Cirinnà

Intanto, anche in occasione dell’8 marzo, arriva la mozione di Monica Cirinnà, che pone in questione proprio questo punto. La mozione  «impegna il Governo a revocare ogni forma di patrocinio al World Congress of Families; a porre in essere politiche di contrasto all’omotransfobia, con strumenti culturali e specificamente giuridici; a sostenere attivamente la condizione femminile, in particolare attraverso una tutela adeguata delle lavoratrici madri e la salvaguardia del modello italiano di diritto di famiglia, solidamente basato – come impone la Costituzione – sull’eguaglianza morale e giuridica tra i coniugi».

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